SL 26 – Piazzale Velleia – Terza Tappa

Testi di Letizia Bravi
liberamente ispirati a fatti realmente accaduti e a persone realmente esistite.

Renato! L’ordine dei comandanti è di andare in esplorazione lungo la Farnesiana e controllare la zona. Forse ci sono ancora dei tedeschi o dei fascisti…

Intanto gli alleati stanno combattendo sulla via Emilia contro i tedeschi.

Anche se quei vermi farebbero meglio a scappare.
(Come ci pensasse) Piacenza liberata… Non posso crederci.
Passeremo alla storia, diventeremo degli eroi!

Tu a soli diciotto anni. E io ventitre. Ho sempre sognato di diventare un eroe… Come Gordon Flasce!

Se solo anche il mio povero fratello avesse potuto assistere a questi giorni di speranza…

Povero Giuseppe. Non riesco a togliermi dalla mente i suoi occhi fissi nel vuoto, i capelli ritti dal gelo, il giorno in cui abbiamo potuto seppellirlo di nascosto…
Cos’ha dovuto sopportare… Non posso smettere di pensarci… catturato dai fascisti, legato a delle grate di ferro e trucidato… E tutti in paese, a Chiulano, che si tenevano alla larga per paura di venire uccisi… Tutti tranne i nostri amici e il parroco… Povero Giuseppe… Sai… aveva tutte le braccia e le gambe rotte… per le botte che gli diedero…
Ma ora ti vendico io, fratellone. Ti vendichiamo noi! Perché io e te, Renato, noi partigiani stiamo scrivendo la storia!

E anche se oggi è un giorno piovigginoso, sento che presto uscirà il sole.

Sento l’ansia gioiosa della vittoria… Finalmente avremo il nostro lieto fine, Renato.
Piacenza sta per essere liberata… E presto avremo una patria giusta, libera, dove la gente smetterà di farsi la guerra…

È questo che mi ha spinto a entrare nella Resistenza, sai? Gli ideali di giustizia, di fratellanza, di libertà. Noi non siamo come loro.

Pensa a stamattina, quando, scendendo da San Giorgio, abbiamo avvistato dei militi della Repubblica Sociale a Mucinasso: quando il comandante ha visto che erano tutti dei ragazzi, come noi… Ha ordinato che venissero subito lasciati andare. “Procuratevi abiti civili e tornate dalla mamma”, così ha detto, l’hai sentito, no?
Ahhh… È il 26 aprile ma a me sembra l’inizio di un nuovo anno, di una nuova era!
Shhh… Cos’è questo rumore? Dalle parti dell’osteria, là…
Un manipolo di uomini! Chi sono? Dio mio.

Tedeschi? O fascisti? Dio mio, ci hanno visto. Ci hanno visto!
Renato tira fuori le armi, presto, presto! Sono troppi…
A terra, gettale a terra. Avranno pietà di noi, così disarmati. Sì, sì, per forza… Noi stiamo scrivendo la storia. Avranno pietà di noi. Avranno… Avranno pietà di noi?